Donne resistenti: storie di partigiane

«Cogli uomini sfilarono le partigiane, in abiti maschili, e qui qualcuno tra la gente cominciò a mormorare “Ah, povera Italia!”, perché queste ragazze avevano delle facce e un’andatura che i cittadini presero tutti a strizzar l’occhio. I comandanti, che su questo punto non si facevano illusioni, alla vigilia della calata avevano dato ordine che le partigiane restassero assolutamente sulle colline, ma quelle li avevano mandati a farsi fottere e s’erano scaraventate in città». I ventitré giorni di Alba, Giuseppe Fenoglio

Conigli killer – Quando la preda diventa cacciatore

Il coniglio come un animaletto tenero, indifeso, morbido e innocente? Scordatevelo. Nei manoscritti medievali i conigli sono assassini spietati, con un ricco armamentario di bastoni, mazze ferrate, spade, dardi, lacci, asce, che non esitano a utilizzare. La preda diventa cacciatore. E la sua crudeltà non ha pari.

Le case degli spiriti

In Alaska, in un parco a una quarantina di chilometri da Anchorage, le sepolture sono costituite da piccole case variopinte, immerse nel verde delle foreste di conifere e ontani. Davanti a ognuna di esse, una croce ortodossa. In un luogo lontanissimo, diverse tradizioni si incontrano, in un originale mix culturale.

L’assassino che è in te – I killer & lo zodiaco

Siamo quasi al termine del 2016, anno bisesto, e incamminati a un 2017 in cui, secondo previsioni puntuali, il 21 agosto dovrebbe finire il mondo. Però la fine dell’anno significa anche oroscopi e io, che di astrologia me ne intendo pochissimo, mi limito a fare questa cosa qui: a ogni segno associo la morte, impersonata da uno o più serial killer. Non è ancora tempo di far previsioni, perciò limitatevi a guardare chi c’è nel vostro segno, e non prendete ispirazione.

Sculture nel profondo

Conosciuto in tutto il mondo, Kris Kuksi ha mosso i primi passi da un mondo isolato e stretto grazie a un’immaginazione potentissima. Le sue sculture esplorano il lato più oscuro della pische umana e l’idea della decadenza. Attingono a immagini e miti classici e religiosi creando universi paralleli e bellissimi. Difficile coglierli per intero guardando a distanza. Ogni sua opera è un invito ad avvicinarsi, e a penetrare nei dettagli.

La maggior parte dei morti tace. I poeti continuano a parlare

Perché andar per tombe? Ognuno può avere motivazioni diverse. Nel caso di Cees Nooteboom si è trattato di un progetto letterario e fotografico di altissimo valore culturale. Nel corso di trent’anni di viaggi in giro per il mondo e attraverso i cieli della letteratura, ha visitato le tombe dei grandi scrittori e filosofi che lo hanno segnato, raccogliendo quello che, dietro una lapide di marmo, un monumento bizzarro, un’epigrafe toccante o l’incanto di un’atmosfera, hanno ancora da raccontare. Sì, perché i poeti continuano a parlare, e comunicano a ognuno qualcosa di personale e accompagnano diversi momenti della nostra vita, innescando con noi un dialogo intimo al di sopra dello spazio e del tempo.

Morti apparenti, tafofobia e bare di sicurezza: una cura per la paura

Finché non si diffusero metodi scientifici per accertare la morte di una persona, la tafofobia era una paura estremamente diffusa, attestata nella letteratura, nella pittura e – pare – con un effettivo fondamento. Molti brevetti rilasciati a partire dalla seconda metà dell’Ottocento fino agli inizi del Novecento riguardavano proprio sistemi per portare a casa la pellaccia in caso di sepolture affrettate…

L’aiuto becchino

Se vivi in un cimitero la tua vita non può che essere diversa, e la normalità è fatta di vicini di casa immobili e silenziosi, polli che razzolano fra le tombe, notti illuminate dai lumini, quadernetti su cui registrare frasi tratte da epigrafi o cognomi buffi, personaggi ai margini, e una moltitudine di cose che sai di non poter avere, tipo il catalogo Postalmarket nella buca delle lettere. Se vivi in un cimitero, può capitare che il pudore della vita sia più forte di quello della morte. Se vivi in un cimitero e sei un bambino il tuo ruolo è l’aiuto becchino.