Sculture nel profondo

Conosciuto in tutto il mondo, Kris Kuksi ha mosso i primi passi da un mondo isolato e stretto grazie a un’immaginazione potentissima. Le sue sculture esplorano il lato più oscuro della pische umana e l’idea della decadenza. Attingono a immagini e miti classici e religiosi creando universi paralleli e bellissimi. Difficile coglierli per intero guardando a distanza. Ogni sua opera è un invito ad avvicinarsi, e a penetrare nei dettagli.

La favola nera dell’isola delle bambole impiccate

Un contadino folle e visionario. Una bambina, o una ragazza morta. Un’ossessione nata per tenerne a bada lo spirito. Centinaia, forse migliaia di bambole impiccate agli alberi. E un racconto fatto di “si dice”, “sembra che”, “si racconta”. L’isola delle bambole è una splendida favola nera.

Tu mi fai girar… Popovy Dolls, o della perfezione

Nei loro volti ci si perde. Sono pallidi, misteriosi, perfetti nei lineamenti, antichi, morbosi anche. E ci si perde nell’osservare le mani, le giunture, i piedi con calzature eccessive e dolorose, i capelli raccolti o sparpagliati sul viso, gli abiti di pizzo, tulle, materiali preziosi e farfalle, tantissime farfalle, simbolo di bellezza e caducità… Ecco il meraviglioso mondo delle Popovy Dolls.

Le macabre statuine di Jessica Harrison

Ethel, Bridget e Francis si estraggono dalla pancia qualche buon metro di intestino, e lo presentano come fosse un pezzo di morbida salsiccia dal macellaio; Clare danza come un’ossessa, e ha mani e avambracci completamente scarnificati; sempre danzando, Caroline mostra felice i suoi bulbi oculari… Le porcellane di Jessica Harrison lasciano senza fiato…

Candidi traumi: le porcellane di Maria Rubinke

La porcellana come non l’avete mai vista, a raccontare la violenza, il trauma, forse la morte. Una consapevolezza che arriva prima del tempo, come non dovrebbe essere. Il lavoro di Maria Rubinke è, insieme, scioccante. E tecnicamente perfetto. Chi naviga da queste parte ormai lo sa, sono profondamente attratta dalla reinvenzione di materie “classiche” come…

Le trame di Aracne

Metti un inverno freddissimo. Vietato respirare l’aria. Sapresti cosa fare? Britt Hutchinson ha trasformato la noia in creatività. Mano ago e filo ed eccoli: centinaia di scheletri, da soli, in coppia, appesi a un cappio, col cuore trafitto, innamorati! In un lavoro bello, delicato e innovativo.